La frammentarietà delle pagine di Leonardo da Vinci impone, in ogni progetto di ricerca sull’artista vinciano, il confronto diretto con le lacune e quindi con il problema della ricostruzione degli elementi mancanti. Il Convegno intende mettere a fuoco un metodo di lavoro che, più che mai nell’ambito degli studi sul grande Maestro, si è rivelato fondamentale per il completamento di importanti volumi e/o progetti di ricerca. Gli studi, diretti o indiretti, delle fonti leonardesche, dagli originali agli apografi, hanno prodotto esempi miliari, a partire, naturalmente, dal lascito del grande Carlo Pedretti – autore della fondamentale pubblicazione sulle origini dei frammenti di Windsor in relazione alle pagine del Codice Atlantico (1957), della ricostruzione del perduto Libro A di Leonardo (1964) o, con Carlo Vecce, dell’insuperato studio sul Libro di Pittura (1995) – o dall’analisi di Alfredo Buccaro dei testi perduti rinvenibili nell’apografo Codice Corazza (2011), fino alla biblioteca di Leonardo (2021) e alla sua vita (2024) recentemente ricostruite dallo stesso Vecce.
La varietà dei temi affrontati da Leonardo, che corrispondono ad altrettanti settori disciplinari modernamente intesi, permette di declinare l’argomento proposto sotto numerosi punti di vista e secondo temi solo in parte riservati agli specialisti.
I focus delineati, infatti, permettono di includere anche il problema più ampio della ricezione dei saperi leonardeschi fino all’età contemporanea e in diversi contesti geografici e storiografici, che hanno portato da un lato alla redazione e pubblicazione di spogli testuali tematici – come nel caso del Trattato di pittura o Del moto e misura dell’acqua – interamente pensati come ri-costruzioni di testi vinciani perduti, dall’altro all’approfondimento e alla diffusione della lezione di Leonardo attraverso lo studio del pensiero artistico, scientifico e tecnico dei suoi epigoni nel corso dei secoli.
Ora più che mai, queste ampie prospettive di ricerca, grazie alla pubblicazione digitale di codici e disegni di Leonardo, ma anche delle opere di professionisti e teorici dell’arte, dell’architettura, delle scienze e dell’ingegneria tra Cinquecento e Novecento, possono essere affrontate in modo transdisciplinare.
Il convegno sarà strutturato in più sezioni, ciascuna presieduta da uno studioso di chiara fama, che inaugurerà le sessioni tematiche con una vera e propria lectio magistralis. Per ciascuna sessione sono poi previsti interventi su invito e/o con call for paper affini per temi e ambiti temporali.
È prevista la pubblicazione dei contributi nella rivista «Achademia Leonardi Vinci» entro il 2025.